Fiori e ricordi a Punta Giglio

Maremosso Golfo Aranci

Gentilissime/i attiviste/i di Maremosso Golfo Aranci, sono Elena Pittau, presidente dell’Associazione Punta Giglio Libera – Ridiamo Vita al Parco e vi scrivo a nome del direttivo della nostra associazione.

Ricorderete che tramite il nostro vicepresidente, Joan Oliva (già presidente del Comitato Punta Giglio Libera), nel marzo 2021 avevamo avuto un contatto nel quale ci eravamo espressi reciproca solidarietà sulle nostre lotte che ancora continuano e, purtroppo, per il momento, con scarsi risultati. In queste ultime settimane il nostro amico e socio Francesco Guillot ci ha informato del puntuale coinvolgimento che la Lipu ha avuto da parte del vostro Comitato.

Prima di tutto ci tenevamo a riaffermare la nostra adesione ed il plauso per le iniziative che state portando avanti. Assistiamo in modo sempre più pressante ad attacchi al nostro territorio con il continuo tentativo di sottrarre le sue zone più belle all’uso comune, con azioni speculative. Anche per Punta Giglio le protezioni previste non sono state sufficienti a evitare un intervento che minaccia giorno dopo giorno la salvaguardia delle specie stanziali e migranti a causa del carico antropico che l’attività “autorizzata” conduce.

A Punta Giglio gli sfacciati occupanti, protetti dalle famose 14 autorizzazioni, agiscono senza alcun controllo da parte di chi dovrebbe verificare che le prescrizioni suggerite dall’ISPRA vengano rispettate: nessun controllo sul livello di illuminazione notturna, sui rumori serali, sul numero di avventori, sull’introduzione di animali domestici. La falesia è diventata terra di nessuno o di troppi e questo con la connivenza dell’Ente Parco che dovrebbe essere il garante del rispetto delle regole.

La vostra lotta contro l’ultimo oltraggio, il progetto per il semaforo di Capo Figari, avrà tutto il nostro sostegno, che intanto inizia con l’invito ai nostri 116 soci di firmare la petizione.

Indichiamo, per indurre alla firma, il link https://www.change.org/p/salviamo-capo-figari sulle pagine social che vengono normalmente lette dai gruppi locali che hanno fin dall’inizio sostenuto il Comitato ALGHERO PER PUNTA GIGLIO, recentemente rafforzato con la trasformazione in Associazione.

Parteciperemo inoltre a tutte le iniziative che tenderanno a pubblicizzare l’opposizione a quella che viene definita “valorizzazione”, mentre è palese che si tratta di speculazione di società privata.

Siamo convinti che sia importante rafforzare le nostre proteste e lotte tenendo un collegamento e organizzando azioni comuni fra tutte le diverse realtà sociali che hanno coscienza dell’attacco sistematico che il nostro patrimonio sta subendo.

Basta con la bugia della ri-valorizzazione, l’unica cosa che questi progetti valorizzano è il profitto dei privati che fanno scempio dei nostri territori.