Antonio Gallo, nostro amico e socio, così ha visto la Falesia di Punta Giglio ferita ed incerottata.

La locandina è stata fatta per sensibilizzare le persone su cosa l’azienda del parco di Porto Conte sta iniziando a fare, nonostante le 32mila firme raccolte su change.org, dal 10 agosto 2023, le risoluzioni, gli appelli e le petizioni di accademici, studiosi, ricercatori del mondo scientifico (circa 250 firme raccolte nell’autunno scorso).

I destinatari delle istanze, delle segnalazioni e degli esposti che la nostra Associazione ha fatto insieme a LIPU, Italia Nostra, Earth Gardeners, GrIG ed altre associazioni e comitati semplicemente non hanno risposto, ancora una volta, alle cittadine ed ai cittadini, ignorando così la centralità e l”importanza delle azioni di resistenza e di partecipazione “dal basso”, in difesa della natura come soggetto di diritti.  

Il Ministero dell’Ambiente, la Regione Sardegna, la Soprintendenza, il Comune di Alghero e l’Azienda del Parco di Porto Conte, con il loro silenzio ed il persistere di quest’ultima nei progetti sulla Falesia di Punta Giglio continuano a negare prima di tutto la democrazia come partecipazione alle scelte che riguardano un bene comune da conservare per le generazioni future, un principio questo che dovrebbe stare alla base del concetto di sostenibilità (purtroppo già da tempo abusato).

La Falesia di Punta Giglio ferita ed incerottata | Antonio Gallo

La Falesia di Punta Giglio ferita ed incerottata. Autore: Antonio Gallo