Il 19 maggio si è tenuta l’udienza presso il Giudice di Pace a Sassari

Il 19 maggio si è tenuta l’udienza presso il Giudice di Pace a Sassari

Ai sostenitori delle Associazioni impegnate nella difesa della Zona di Protezione Speciale per la biodiversità mediterranea (ZPS) e Sito d’Interesse Comunitario (SIC) di Punta Giglio – Capo Caccia – Foradada.

Il 19 maggio si è tenuta, presso il Giudice di Pace a Sassari, la quarta udienza del procedimento aperto in seguito alla “denuncia-querela” presentata dal presidente della Società “Il Quinto Elemento”, concessionaria dell’ex-casermetta di Punta Giglio, contro l’allora presidente del Comitato “Punta Giglio Libera”, Giovanni Oliva, e contro i componenti Salvatore Scala e Roberto Murru, accusati di aver oltrepassato, nell’estate del 2021, i confini del “cantiere dei lavori in corso”, denunciati per il reato d’invasione di fondo altrui e difesi dagli avvocati Elias Vacca e Andrea Devoto. 
L’episodio oggetto della denuncia risale al 27 giugno di due anni fa, quando, secondo l’accusa, come si legge in una nota diffusa dalle Associazioni impegnate nella tutela della Zona di Protezione Speciale (ZPS) di Punta Giglio, i tre componenti del Comitato erano stati visti camminare lungo il sentiero che porta alla falesia, in un’area demaniale di libero accesso che il denunciante considerava appartenente al cantiere.
L’udienza era programmata per l’esame dei tre testimoni indicati dal Pubblico Ministero: il vicepresidente della Società concessionaria, Matteo Mangili, il custode notturno dell’area di “cantiere” e il maresciallo dei carabinieri, che aveva svolto gli accertamenti per risalire alle generalità dei tre imputati.
Il vicepresidente del Quinto Elemento, Mangili, non si è presentato.
Il custode del “cantiere” è stato esaminato dal Pubblico Ministero, dall’avvocato della Cooperativa e dagli avvocati degli imputati su quanto da lui osservato la domenica del 27 giugno 2021. In particolare, sollecitato dalle domande della difesa, ha riferito che la strada era percorribile e che il cantiere a lui affidato era in realtà quello dei lavori in corso nell’ex batteria antinave.
L’udienza per l’esame del teste Matteo Mangili è stata quindi rinviata al 15 settembre.
All’esterno della Corte d’Appello una quindicina di soci e sostenitori dei movimenti per la tutela della ZPS di Punta Giglio hanno testimoniato la loro solidarietà con gli imputati.
Sul contesto politico e sulle circostanze in cui si svolse la vicenda, concomitante con la “manifestazione-passeggiata per sentieri e fortini nella borgata di Maristella”, indetta per chiedere la sospensione dei lavori per i collegamenti della rete idrica e fognaria, alleghiamo la nota sottoscritta, in occasione della precedente udienza, dalle seguenti associazioni:

Comitato Punta Giglio LiberaItalia Nostra Sardegna
LIPU Sardegna
Assemblea Natzionale Sarda
Caminera Noa
Comitato Parco Nord Ovest Sardegna
Earth Gardeners Sassari
Sa Domo de Totus
Sardenya i Llibertat Alghero
Siamo Tuttimportanti Sassari